Due chiacchiere con l’Autore

In questa pagina troverai un’intervista di fantasia a Paolo Porrati, con le risposte alle principali domande che ci vengono rivolte riguardo a Lo Sport del Diavolo. In alcuni casi le informazioni sono già presenti all’interno del Sito, in altri riguardano approfondimenti non trattati in altre pagine, in tutti i casi troverai le risposte più appropriate.

NON HAI TROVATO LA RISPOSTA CHE CERCAVI? SCRIVI A INFO@losportdeldiavolo.IT . L’Autore ti risponderà appena possibile e metteremo le informazioni a disposizione di tutti in questa pagina.

… pronto a leggere le domande e le risposte?:

Manager, filantropo, relatore a convegni, adesso anche Scrittore. Ma dove lo trova il tempo … per giocare a Tennis?

In effetti di tempo scarseggia, ma alla fine lo trovo sempre. Ho la fortuna di avere un “giro” di amici giocatori con giornate piene come le mie, e alla fine un modo per far saltare fuori un paio d’ore la settimana lo si trova sempre. Magari bisogna armandosi di maglione perché le sette del mattino sono l’unica opzione possibile, ma si trova!

Lo Sport del Diavolo ha un intreccio che alcuni definiscono “molto sofisticato”. Lei è al suo primo romanzo, chi sono stati i suoi ispiratori?

Molti. Leggo da sempre romanzi gialli, vedo serie televisive, film, insomma sono sempre stato un appassionato del genere. Non posso dire di aver avuto un chiaro punto di riferimento da seguire, piuttosto mi son reso conto mentre scrivevo che alcune parti del testo mi ricordavano libri che avevo letto e le cui caratteristiche “tecniche” come la trama, le azioni dei personaggi e il finale, mi avevano particolarmente affascinato. In questo senso, direi senz’altro che dietro le avventure di Valerio e della sua sorprendente Armata c’è almeno un pizzico di John Grisham, e parecchie manciate di Andrea Pinketts .

Tutti i tuoi personaggi si muovono in una realtà distopica, e lo sono loro stessi, nel senso che alcuni di loro hanno un equivalente in carne e ossa. Come l’han presa gli individui reali?

Con curiosità. In effetti non capita tutti i giorni di avere il proprio alter ego che partecipa a un’indagine dentro un romanzo. Tutti poi hanno capito che il testo prendeva di loro alcuni tratti caratteriali reali, ma adattati alle esigenze narrative. Il cambio dei nomi ha poi tutelato la privacy di tutti. Ma le svelo un segreto: a un certo punto della promozione, tutti i personaggi del libro … ceneranno assieme proprio come avviene in una delle scene cruciali del testo. Sarà divertente, e magari inviteremo qualche lettore!

Lo Sport del Diavolo una buona parte dei “cattivi” appartengono alla Federazione Italiana Tennis. Sicuro che a fine anno le rinnoveranno la tessera?

ILo Spero! Certo che se tutte le organizzazioni che “ospitano” i villain dei noir e dei gialli dovessero risentirsi, gli autori avrebbero un bel problema. Se la immagina l’FBI che fa causa a tutti i romanzieri, o scrittori di fiction, che danno vita a trame in cui c’è un agente corrotto, o una trama oscura che la riguarda? Peraltro, come spiego alla fine del libro, casomai la FIT è solo da ringraziare perchè farne parte come giudice Arbitro mi ha permesso di infondere plausibilità nella vicenda. E comunque … mi sono proposto di sottoscrivere la Tessera Gold a vita!

Milano, ma anche Roma, Pescara, Londra, Cannes, il suo libro è un piccolo inno al turismo tennistico, quello che porta un appassionato a visitare il Roland Garros e poi anche l’Accademia di Mouratoglou. Sono posti che ha visitato davvero?

ITutti. Da molti anni viaggio “per” il tennis, da appassionato. Ho visto molte delle principali accademie e partecipato da spettatori a tanti tornei, anzi l’anno prossimo con Melbourne e le Olimpiadi completerò il Super Golden Slam … da spettatore, che riunisce i quattro Slam, le Finals e appunto le Olimpiadi. Ho letto che questo tipo di “viaggiare” va sotto il nome di “turismo di affezione“, collegato non ai luoghi ma alle passioni agdelle persone. Sa qual’è il luogo più frequentato in tal senso? Maranello, dove c’è il museo della Ferrari.

E poi è arrivata Laurana…

Esatto. Quando è arrivata la telefonata dall’amico scrittore che aveva segnalato il libro alla Laurana Editore, stentavo a crederci. Ovviamente, stavo giocando a Tennis! Da quel momento in poi, è iniziato un percorso straordinario che mi sto gustando appieno proprio grazie a Lillo Garlisi e al suo team. Abbiamo fatto una robusta opera di revisione editoriale, e il testo è diventato molto più solido e coerente, pronto per essere propost al pubblico!

Giallo e Tennis per la prima volta insieme, come mai?

Perchè il Tennis, anche se non molti lo sanno, si presta molto bene per un intreccio “da giallo”. Questo perchè praticarlo comporta tutta una serie di situazioni, e pulsioni, molto vicine a quelle in cui una trama “misteriosa” trova tereno fertile. Odio, passione, violenza, ambizione, tutti ingredienti che “funzionano” bene anche quando si parla di racchette. Non a caso, tutti gli appassionati conoscono (e descrivono) il tennis come “Lo Sport del Diavolo”

Dobbiamo aspettarci di vederla a “In altre parole” di Gramellini?

Magari! Certo, non si sa mai, ma è molto più probabile che sentirete parlare del libro anche in altre maniere, anche non tradizionali, come del resto è non tradizionale il libro. Spero vi divertirete!